Consorterie Valdostane

Alpe Grauson

Consorterie

La Consorterie de l’Alpe Grauson si trova nel Comune di Cogne in Valle d’Aosta ed è riconosciuta nel villaggio di Gimillan. Essa è costituita da un vasto territorio di più di 2000 ettari composti da pascoli, incolti, acque, rocce e fabbricati d’alpeggio situati nell’omonimo vallone che si trova nel Nord-Est del territorio comunale. Il territorio consortile ricade in buona parte del vallone che si estende in senso Ovest – Est dal villaggio di Gimillan fino verso le creste dei monti che segnano il confine con i comuni di Charvensod, Brissogne, Saint-Marcel e Fénis sulla destra orografica e verso le creste dei monti che separano il vallone di Grauson dal vallone dell’Urtier sulla sinistra orografica.

La Consorteria esiste da tempo immemorabile. Si tratta di un alpeggio tradizionalmente monticato in comune dagli abitanti di Gimillan e amministrato in maniera collettiva dagli stessi, secondo norme consuetudinarie che prevedevano la nomina a turno tra i consortisti dei “régisseurs” o “gouverneurs”, veri e propri responsabili dell’alpeggio. Dell’origine della consorteria, però, non si hanno dati certi; è verosimile che i signori feudali di Cogne – i vescovi di Aosta, a partire dai patti del 1191 che sancirono il potere politico del Vescovo Gualberto sul territorio del Comune di Cogne – abbiano concesso agli abitanti di Gimillan l’usi dell’alpeggio in cambio di pagamenti di censi.

Il toponimo “Grauson” viene menzionata per la prima volta in una reconnaissance del 1721 nella quale i sindaci e gli abitanti di Cogne riconoscono di tenere in feudo dal vescovo di Aosta François Milliet d’Arvillard il feudo inferiore. Il toponimo compare anche in una reconnaissance del 1727.

 

Buona parte della superficie di proprietà della Consorteria è riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario (SIC), identificato con il codice IT1205064. Nei documenti ufficiali si fa riferimento alla presenza di specie molto rare, come Aethionema thomasianum, Astragalus centralpinus, Androsace septentrionalis, Potentilla pensylvanica, Cortusa matthioli, Viola pinnata, Potentilla multifida e Artemisia chamaemelifolia. Probabilmente l’insediamento di tali specie è da attribuirsi al fatto che l’intero vallone non ha subito processi di antropizzazione attraverso collegamenti stradali o fenomeni di urbanizzazione importanti, che ne preservato l’integrità e la naturalità. Le peculiarità floristiche, unite alla presenza costante di un gruppo di specie di uccelli che abitualmente vivono nel sito, contemplati nell’allegato I della Direttiva CEE 79/409, quali coturnice (Alectoris graeca saxatilis), aquila reale (Aquila chrysaetos), gipeto (Gypaetus barbatus), pernice bianca (Lagopus muta helvetica), gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax) e gallo forcello (Tetrao tetrix tetrix)e alle piante elencate nell’allegato II della direttiva CEE 92/43, quali Astragalus alopecurus e Trifolium saxatile hanno portato al riconoscimento come SIC nel settembre 1995. Tra le altre specie vegetali importanti citate nel documenti ufficiali del SIC ritroviamo Potentilla multifida, già segnalata da Pierre-Louis Vescoz più di un secolo prima.

L’intera proprietà della Consorteria ricade all’interno della ZSC denominata “Mont Avic e Mont Emilius”, identificata con il codice IT1202020.

Le peculiarità naturalistiche del territorio consortile qualificano la Consorteria come un vero e proprio ente gestore del territorio, funzione che la Consorteria assume secondo l’art. 2, comma 5 della legge regionale 1 agosto 2022 n. 19. In tal senso, i beni consortili sono da intendersi come comproprietà inter-generazionale, definizione coniata dall’art. 1 comma c della legge 20 novembre 2017 n. 168. Le attività della Consorteria, quindi, non sono finalizzate alla mera gestione dei propri beni ma anche la conservazione del territorio e degli habitat in esso presenti.

La consorteria amministra anche il forno di Gimillan, costruito nel 1967.

 

Documentazione

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