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CONVEGNO “PROPRIETÀ COLLETTIVE: ESPERIENZE E CONFRONTO”, AOSTA 22 SETTEMBRE 2023

10 Ottobre 2023

Lo scorso 22 settembre 2023, presso la sala conferenze della BCC Banca di Credito Cooperativo sita ad Aosta in viale Giuseppe Garibaldi n. 3, si è tenuto il Convegno di studio dedicato alle Proprietà collettive, intitolato “Le Proprietà collettive: esperienze e confronto”.

Il Convegno è stato organizzato dall’Associazione “Autonomies Biens Communs Vallée d’Aoste / Autonomie Beni Comuni Valle d’Aosta” e dall’Associazione “Réseau des consorteries et des biens communs de la Vallée d’Aoste” e ha ricevuto il patrocinio dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Il Convegno è stato aperto da un’introduzione del Presidente dell’Associazione “Réseau des consorteries et des biens communs de la Vallée d’Aoste”.

Il Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dott. Testolin Renzo e l’Assessore regionale all’agricoltura e risorse naturali, dott. Carrel Marco hanno portato i saluti istituzionali.

Durante il Convegno sono state esaminate le esperienze di gestione conservativa dei territori entro i quali i domini collettivi operano mettendo in evidenza gli aspetti ambientali, culturali e sociali che ne consegue. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di condivisione di conoscenze, di apprendimento reciproco e creazione di reti mirando ad offrire una piattaforma di discussione per individuare strategie e soluzioni innovative che consentano di affrontare con successo le trasformazioni in corso nella gestione delle proprietà collettive.

Ha fatto seguito la proiezione del film documentario del Centre de recherche en droit Antoine Favre de l’Université Savoie Mont Blanc – 2022, 58’En commun! La propriété collective à l’épreuve de la modernité.

ABSTRACT DEGLI INTERVENTI

I domini collettivi: un’eredità antica per uno sviluppo sostenibile

Geremia Gios, professore presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento e componente del Comitato Scientifico del Centro Studi e Documentazione degli Usi Civici e proprietà collettive.

Fino a pochi anni fa i domini collettivi venivano dai più considerati un residuo del passato con scarso significato nella società attuale. Da alcuni anni gli stessi vengono valutati in maniera diversa non solo per il ruolo che possono avere in quanto tali, ma anche in quanto dimostrazione concreta che accanto al mercato e allo stato vi può essere una modalità diversa di gestire i beni. Tra i fattori che hanno portato a tale rivalutazione, vi sono la crescente consapevolezza dei limiti delle istituzioni stato e mercato e la crescente importanza di beni che analogamente alle proprietà collettive si caratterizzano per parziale rivalità ed escludibilità (ad es. la fiducia).

Al fine di illustrare le linee guida che consentono una gestione efficiente dei beni collettivi, in un’ottica di sviluppo sostenibile, l’intervento è articolato in quattro parti.

Nella prima viene richiamato il significato del termine sostenibilità e il ruolo che le istituzioni, intese come insieme di regole che coordinano le attività umane, presentano nella ricerca di uno sviluppo in grado di durare nel tempo.

Nella seconda parte si illustrano i limiti del mercato e dello Stato nel garantire uno sviluppo sostenibile.

Nella terza parte si considerano le linee guida principali che devono verificarsi per poter gestire efficacemente le proprietà collettive.

Infine, vengono avanzate alcune possibili indicazioni per il futuro.

Le Regole d’Ampezzo, esempio di antica proprietà collettiva che gestisce un territorio a forte connotazione turistica e un parco naturale regionale

Stefano Lorenzi, Segretario Generale delle Regole d’Ampezzo (Cortina d’Ampezzo – BL)

Le Regole d’Ampezzo sono un esempio di proprietà collettiva dalle origini antiche, la cui traccia storica risale al XIII secolo, e che ha gestito un vasto patrimonio di boschi e pascoli fin dal medioevo, attraversando l’età moderna e divenendo oggi una delle realtà più articolate della proprietà collettiva italiana.

La valle di Cortina d’Ampezzo ha sviluppato nell’ultimo secolo una forte vocazione turistica, ambito in cui le Regole hanno svolto e svolgono una funzione di tutela territoriale e garantiscono il rispetto di un utilizzo del territorio in linea con antichi principi di prudenza e conservazione intergenerazionale, mediati da un necessario equilibrio con le attività turistiche estive e invernali.

Grazie alla continuità di questo equilibrio, nel 1990 la Regione Veneto ha affidato in gestione alle Regole d’Ampezzo il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, unico esempio in Italia di un parco regionale amministrato in autonomia da una proprietà collettiva di natura privata.

L’attività svolta dalle Regole d’Ampezzo sul loro territorio, all’interno di una comunità a vocazione turistica, è un esempio di come la proprietà collettiva può essere un soggetto protagonista nello sviluppo di modalità virtuose di rapporto fra uomo e natura.

La Partecipanza Agraria di Nonantola: una esperienza millenaria al servizio della comunità

Alberto Reggiani, Presidente della Partecipanza agraria di Nonantola (MO)

Le Partecipanze Agrarie sono proprietà collettive di origine medievale accomunate dalla prassi della suddivisione periodica dei terreni o delle rendite tra i discendenti delle famiglie originarie del luogo. Il forte legame tra la comunità e il territorio ha strutturato, nel corso dei secoli, un peculiare assetto giuridico ricco di implicazioni storico-sociali ed ha garantito la virtuosa gestione del bene collettivo che deve essere preservato per le future generazioni.

Tra le 8 Partecipanze Agrarie esistenti in Italia quella di Nonantola, risalente al 1058, è la più antica.

Il territorio della Partecipanza di Nonantola dal medioevo al XIX secolo è stato caratterizzato da boschi, prati e valli; soltanto dalla seconda metà del 1800, a causa dell’estrema povertà, è stata attuata una radicale trasformazione ambientale che ha portato alla progressiva messa a coltura di tutti i terreni.

La vocazione agraria che ha caratterizzato Partecipanza negli ultimi 150 anni è stata integrata, all’inizio degli anni ’90, da un’importante operazione di tutela ambientale che ha permesso la ricostruzione di pregevoli ambiti di valore naturale e paesaggistico; questo lungimirante intervento ha avuto un notevole impatto sul territorio e migliorato la qualità della vita dei suoi abitanti. L’ente svolge inoltre un importante azione sociale e culturale attraverso progetti inclusivi rivolti a persone con disabilità e immigrati oltre alle numerose attività rivolte alle scuole e all’intera cittadinanza.

Profili di costituzionalità dei domini collettivi e delle consorterie valdostane

Roberto Louvin, Professore associato di diritto pubblico comparato all’Università di Trieste e consigliere dell’Associazione Autonomie Beni Comuni Valle d’Aosta

La relazione presenta gli aspetti costituzionalmente più rilevanti della legge 168 del 2017 in quanto instauratrice di una forma proprietaria distinta tanto dalla proprietà pubblica quanto da quella privata.

Sono in seguito messi in luce i richiami e le forme attuative dei principi di questa nuova proprietà contenuti nel testo della legge n. 19 del 2022 della Regione Valle d’Aosta (Norme in materia di consorterie e di altre forme di dominio collettivo. Abrogazione della legge regionale 5 aprile 1973, n. 14) che ha portato al superamento, dopo mezzo secolo, della precedente forma attribuita alle consorterie in quanto “enti di natura pubblicistica”. L’intervento ripercorre inoltre i passaggi più significativi dell’evoluzione della giurisprudenza costituzionale in tema di domini collettivi, soprattutto con riferimento alla problematica specifica dell’attuazione dell’articolo 44 della Carta costituzionale che tutela la montagna e alla valenza ambientale che i domini collettivi assumono oggi giorno in maniera sempre più marcata.

Le Consorterie della Valle d’Aosta, prima e dopo la L.R. 1° agosto 2022 n. 19

Adriano Consol, Avvocato del Foro di Aosta

L’intervento ha per oggetto le Consorterie, quale forma particolare di domini collettivi della Valle d’Aosta, all’indomani della promulgazione della Costituzione repubblicana.

In particolare, sono oggetto di trattazione:

– le potestà statutarie della Regione Valle d’Aosta in materia di domini collettivi;

– la prima disciplina normativa regionale di cui alla legge n. 14/1973;

– i tentativi di riforma della disciplina regionale prima della legge n. 168/2017;

– la legge nazionale sui domini collettivi n. 168/2017;

– la legge regionale di riforma dei domini collettivi in Valle d’Aosta del 1^ agosto 2022 n. 19 e l’influenza che ha avuto sulla medesima la normativa nazionale.

Vivere la montagna dei cambiamenti: l’esperienza di Andonno

Daniela Risso, Consigliere del Comitato per l’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico (ASBUC) – frazionale di Andonno (CN)

Andonno manifesta una forma di autogoverno unica nell’arco alpino sud-occidentale: l’Amministrazione dei Beni di Uso Civico frazionale, Separata dal Comune di Valdieri, in virtù dello status di ex comune.

L’ASBUC dà voce agli abitanti di Andonno e trova risposte ai conflitti del territorio.

Da venticinque anni è il coinvolgimento diretto che alimenta risorse costruttive per affrontare le difficoltà dei cambiamenti. La “dimensione a misura d’uomo” dimostra una migliore capacità di ascolto e di inclusione. Il “saper stare insieme” è la forza che accende l’attrattività di Andonno e la capacità di auto-rigenerazione identitaria.

Il Comitato che amministra l’ASBUC è espressione della comunità resiliente, riferimento intergenerazionale di un gruppo di giovani che si dedica alla pulizia dei sentieri per il turismo dolce della montagna.

Dalle battaglie sull’ampliamento della cava al recupero naturalistico, alla convivenza con la tutela vincolistica ed i relativi eccessi burocratici, sono alcuni degli argomenti affrontati con successo.

Alla sfida delle regole della legge forestale regionale ha contrapposto la coscienza del buon governo delle foreste: per non abbandonare gli assegnatari a se stessi li accompagna nella gestione dei tagli boschivi e degli oneri burocratici, lungo un percorso partecipato con scambio di opinioni. Il confronto continuo anche con soggetti istituzionali, ha sortito risultati di eccellenza coronati nel 2022 dal rinnovo decennale della maggior parte dei contratti.

Avancées des réflexions sur la prise en considération des communautés usagères en France et en d’autres pays alpins

Jean-François Joye, Docteur en droit public, Université Savoie Mont Blanc, Chambéry, France

Entre déclin, maintien, transformation et résurgence, les propriétés collectives foncières font face à des destins divers dans les Alpes. L’intervention fait le point sur les recherches en cours en France et évoque aussi quelques tendances en Europe. A l’heure où il est de plus en plus urgent de trouver des réponses aux crises sociales, écologiques, etc., les communautés usagères restent engluées dans un paradoxe. Elles ne parviennent pas à être véritablement considérées par les pouvoirs publics en vue de co-construire l’avenir territorial tandis que le modèle des communs fonciers qu’elles promeuvent depuis des temps immémoriaux présente toujours d’indéniables atouts de gestion prudente des ressources naturelles et d’implication des habitants désireux de prendre soin de leur territoire de vie.

Tra declino, mantenimento, trasformazione e rinascita, la proprietà fondiaria collettiva sta affrontando diversi destini nelle Alpi. Questo intervento fa il punto sulle ricerche in corso in Francia e analizza alcune tendenze in Europa. In un momento in cui diventa sempre più urgente trovare soluzioni alle crisi sociali ed ecologiche, le comunità di utenti rimangono avviluppate in un paradosso. Non riescono a essere realmente considerate dalle autorità pubbliche per co-costruire il futuro dei loro territori, mentre il modello dei beni comuni della terra che promuovono da sempre offre ancora innegabili vantaggi in termini di gestione oculata delle risorse naturali e di coinvolgimento dei residenti che desiderano prendersi cura del territorio in cui vivono.

BREVI PROFILI BIOGRAFICI DEI RELATORI

Geremia Gios

è Professore presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento. É Componente del Comitato Scientifico del Centro Studi e Documentazione degli Usi Civici e proprietà collettive. Ha condotto ricerche nei campi dell’economia agroalimentare, della montagna, dello sviluppo sostenibile sui temi relativi alla gestione dei beni collettivi. É autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche.

Stefano Lorenzi

è il Segretario Generale delle Regole d’Ampezzo e del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo di Cortina e si occupa degli aspetti gestionali dell’istituzione: contrattualistica, normative, cartografia, tutela della proprietà, relazioni con gli enti pubblici e con le istituzioni, pianificazione ambientale, rapporti con i mass media e altro. Collabora con vari istituti universitari e con le altre proprietà collettive in Italia e all’estero, ed è tra i fondatori della Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva nel 2006.

Alberto Reggiani

è nato a Modena il 23/12/1973 e da sempre vive a Nonantola (MO). Dopo il Diploma di Perito Agrario ha conseguito la Laurea in Scienze Agrarie e poi il Dottorato di Ricerca in Entomologia Agraria presso l’Università degli Studi di Bologna. Dal 1998 al 2010 ha lavorato come sperimentatore in agricoltura biologica e integrata, nella gestione sostenibile del verde ornamentale e come divulgatore ambientale. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici e divulgativi. Dal 2011 è fitopatologo in una ditta sementiera. Parallelamente all’attività professionale ha coltivato la passione per la cultura locale di Nonantola, con particolare riguardo per la Partecipanza Agraria, svolgendo attività di volontariato nell’ambito di svariati progetti ed iniziative locali di interesse storico, sociale, agrario e ambientale. É entrato nel Consiglio di Amministrazione della Partecipanza Agraria di Nonantola nel 2005 e dal 2015 ricopre la carica di Presidente dell’Ente.

Roberto Louvin

è Professore associato di diritto pubblico comparato all’Università di Trieste e avvocato. È autore di numerose pubblicazioni sui beni comuni e le consorterie valdostane tra cui “Un bene comune tra pubblico e privato, Profili giuridici del fenomeno delle consorterie valdostane”, Aosta, Le Château, 2012. Ha collaborato alla redazione della proposta che ha condotto all’approvazione della L.r. n° 19/2022 in materia di consorterie e di altre forme di dominio collettivo.

Adriano Consol

è nato a Ivrea (TO) il 06.02.1961, laureato in giurisprudenza, iscritto all’Albo degli Avvocati di Aosta dal 16.11.1993 e all’Albo degli Avvocati patrocinanti innanzi alla Giurisdizioni superiori dal 16.12.2005, svolge attività in ambito civile, penale ed amministrativo. È stato Vice-Pretore onorario presso la Pretura circondariale di Aosta e membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Aosta, ricoprendo anche la carica di Segretario (fino al 04.06.2018) e di Presidente (fino al 31.12.2018).

Daniela Risso

è architetto, già amministratore, lavora a servizio delle comunità locali. Promotrice di iniziative di animazione, è autrice di testi e mostre sul patrimonio storico-culturale occitano. Per anni è attiva in campagne ambientaliste per la difesa della salute e dell’ambiente quale portavoce dei diritti degli abitanti. Vive in valle Gesso dove anima il Comitato dell’Amministrazione separata dei beni di uso civico frazionale per la custodia del dominio collettivo dell’ex Comune di Andonno.

Jean-François Joye

est professeur de droit public, membre du Centre de recherche en droit Antoine Favre, Vice-président de l’Université Savoie Mont Blanc. Ses recherches portent notamment sur la régulation de l’utilisation du foncier par le droit de l’urbanisme et le droit de propriété, en particulier dans les territoires de montagne.

É Professore di diritto pubblico, membro del Centro di ricerca giuridica Antoine Favre e Vicepresidente dell’Università Savoie Mont Blanc. Le sue ricerche si concentrano sulla regolamentazione dell’uso del territorio attraverso il diritto urbanistico e il diritto di proprietà, in particolare nelle zone di montagna.

SLIDES DEGLI INTERVENTI

Le slides, scaricabili  cliccando sull’icona presente, schematizzano i contenuti degli interventi dei convegnisti, rappresentanti di enti gestori di proprietà collettive provenienti da realtà diverse da quella valdostana ed illustri esperti nel settore, che hanno portato le proprie esperienze e le loro ricerche sullo specifico argomento dei domini collettivi.

Slides del prof. Geremia Gios, Professore presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento e Componente del Comitato Scientifico del Centro Studi e Documentazione degli Usi Civici e proprietà collettive, sul tema I domini collettivi: un’eredità antica per uno sviluppo sostenibile”

Domini_collettivi

Slides del dott. Stefano Lorenzi, Segretario Generale delle Regole d’Ampezzo (Cortina d’Ampezzo – BL) sul tema Le Regole d’Ampezzo, esempio di antica proprietà collettiva che gestisce un territorio a forte connotazione turistica e un parco naturale regionale”

Regole_Ampezzo

Slides del dott. Alberto Reggiani, Presidente della Partecipanza agraria di Nonantola (MO) sul tema La Partecipanza Agraria di Nonantola: una esperienza millenaria al servizio della comunità”

Partecipanza agraria Nonantola

Slides del prof. Roberto Louvin, Professore associato di diritto pubblico comparato all’Università di Trieste e consigliere dell’Associazione Autonomie Beni Comuni Valle d’Aosta sul tema “Profili di costituzionalità dei domini collettivi e delle consorterie valdostane”

Profili costituzionalità

Slides dell’avv. Adriano Consol, Avvocato del Foro di Aosta sul tema Le Consorterie della Valle d’Aosta, prima e dopo la L.R. 1° agosto 2022 n. 19”

Le_Consorterie_prima_e_dopo_la_lr_19_2022

Slides della dott.ssa Daniela Risso, Consigliere del Comitato per l’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico (ASBUC) – frazionale di Andonno (CN) sul tema Vivere la montagna dei cambiamenti: l’esperienza di Andonno”

ASBUC Andonno

Slides del prof. Jean-François Joye, Docteur en droit public, Université Savoie Mont Blanc, Chambéry, France sul tema Avancées des réflexions sur la prise en considération des communautés usagères en France et en d’autres pays alpins”

Immaginare il futuro

VIDEO INTERVISTA IN OCCASIONE DEL CONVEGNO

Qui di seguito la video intervista al dott. Charrance Damien, Presidente dell’Associazione “Réseau des consorteries de la Vallée d’Aoste”, al dott. Stefano Lorenzi, Segretario Generale delle Regole d’Ampezzo e al prof. Jean-François Joye, docente di diritto pubblico all’Università di Chambéry:

https://www.rainews.it/tgr/vda/video/2023/10/consorterie-proprietacollettive–64ace672-9b4f-492e-910f-5c1f369dd04e.html

L’intervista di Gabriele Arlati, montaggio di Michela Procino è andata in onda il 01/10/2023 su Rai TGR Valle d’Aosta.

GALLERIA FOTOGRAFICA CONVEGNO

Le foto più significative scattate durante il Convegno “Proprietà collettive: esperienze e confronto”: